Questi sono gli ultimi giorni dell’anno e questo periodo ci mette spesso faccia a faccia con noi stessi, portandoci a pensare a cosa abbiamo raggiungo durante l’anno trascorso, ciò è rimasto in sospeso e cosa potremmo fare nell’anno che verrà.

Il famoso “bilancio di fine anno” può avere un esito positivo, negativo oppure neutro sulla base di quanto siamo soddisfatti dei risultati (con un significato moooolto ampio di questo termine) raggiunti, e può essere il punto di partenza per un altro grande classico di questi giorni: i propositi per l’anno nuovo!

Già riesco a immaginarlo…

Persone chine su un foglio di carta, o d’avanti ad uno schermo del pc, che iniziano a scrivere l’elenco di tutto ciò che vorrebbero (o devono) iniziare da gennaio: palestra, dieta, meditazione, imparare una lingua nuova, impegnarsi di più…ecc..ecc.(solo per citare gli obiettivi più gettonati).

Si parte dunque con le migliori intenzioni…peccato che durano poco! E ci ritroviamo a febbraio (si, voglio essere generoso) ad aver già abbandonato quell’elenco che poco tempo prima aveva focalizzato la nostra attenzione.

I motivi per cui i buoni propositi falliscono sono diversi: da una mancata definizione “operativa”, al formularli senza avere idea di cosa davvero è necessario per implementare il cambiamento desiderato.

In questo articolo però non voglio parlare di come formulare propositi, voglio offrirti un paradigma totalmente diverso per approcciarti al nuovo anno!

Invece di un elenco di obiettivi, per il nuovo anno ti propongo una domanda.

Non una semplice domanda! Ma una rivisitazione della “Domanda del miracolo” (miracle question), una delle tecniche più famose utilizzate nelle terapie brevi.

Nel particolare, questa tecnica nasce nel panorama della solution – focused therapy oltre 30 anni fa ed è molto utile perché permette a chi risponde di proiettarsi “oltre” il problema da risolvere o l’obiettivo da raggiungere.

Nella pratica, si propone alla persona di immaginare che, per miracolo, nella notte il problema si è risolto per poi chiederle da cosa si accorge che è avvenuta questa magia (in un setting terapeutico si entra molto nello specifico in questa fase).

La potenza di questa domanda è che porta a focalizzarsi sui segnali del cambiamento rendendo più facile individuare quali sono le azioni pratiche per raggiungerlo.

Dopo questa doverosa premessa teorica, ecco la “domanda del miracolo” che ti propongo per aiutarti ad identificare meglio la strada da percorrere nel nuovo anno.

Leggila e prenditi tutto il tempo che ti serve per rispondere. Se ti è più facile, puoi anche farla leggere ad una persona a te cara e fartela fare…come preferisci!

Domanda:

Immagina che questi che stai trascorrendo non siano gli ultimi giorni del 2023, ma sono gli ultimi giorni del 2024 e che questo che hai passato (il 2024) è stato davvero un anno fantastico!
Da cosa te ne accorgi che è stato così fantastico? Quali sono le cose che hai fatto per renderlo tale?

 

Una volta che hai risposto alla domanda, se vuoi, fammi sapere le tue impressioni!