Affrontare i pensieri intrusivi con la psicoterapia breve strategica
I tormenti ossessivi sono pensieri e immagini ricorrenti e persistenti, vissuti come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio, interferendo con le normali attività quotidiane della persona.
Tendenzialmente, i pensieri riguardano davvero aspetti della realtà della persona che li elabora, ma vengono vissuti in una maniera così totalizzante (per frequenza e per intensità) che, per trovare pace da questo tormento, la persona tenta di ignorarli o di scacciarli con altri pensieri o azioni.
Nel linguaggio comune si usa il termine “pensiero ossessivo” anche solo per descrivere un semplice pensiero che frequentemente prende spazio nella mente, ma la frequenza non basta per fare di un pensiero…un pensiero ossessivo.
Ogni giorno affiorano nella nostra mente un numero impressionante di pensieri, alcuni gradevoli, altri sgradevoli, molti creati volontariamente e altri che si presentano in maniera improvvisa, alcuni sono più frequenti e altri meno, e se non si è instaurata una dinamica di pensiero ossessivo, tutti questi pensieri se ne vanno senza che la persona se ne curi in maniera particolare.
Cosa fa invece chi soffre di un disturbo ossessivo? Si sforza di tenere a bada i pensieri!
Chi soffre di questo disturbo vuole mantenere tutto sotto controllo, se stesso, gli altri e la realtà che lo circonda, persino ciò che è al di fuori della sua portata! Ma proprio questa pretesa di controllo conduce inesorabilmente alla totale perdita di controllo.
Questo tentativo nasce dalla paura di perdere il controllo di sé e di commettere azioni non in linea con i propri valori e principi, e questa paura provoca ansia e senso di colpa non per quello che si è fatto…ma solo per ciò che si è pensato!
I tormenti ossessivi più frequenti sono ad esempio: la paura di fare del male a se stessi o ai propri cari, la paura di soffrire di una grave malattia fisica o mentale, la paura di tradire il proprio partner, la paura di avere dubbi sul proprio orientamento sessuale, ecc…
Come uscire dalla trappola del pensiero ossessivo
In ottica strategica, ogni problema è mantenuto dai comportamenti e dai processi mentali che la persona applica per cercare di risolverlo
Quindi, per contrastare i pensieri ossessivi, il soggetto, può mettere in atto alcune tentate soluzioni disfunzionali che contribuiscono a far peggiorare ulteriormente il suo disturbo.
- Controllo del pensiero
- Evitamento
- Richiesta di rassicurazioni
- Risolvere razionalmente il dubbio
- Compulsioni
Il centro dell’intervento terapeutico è quello di spezzare il meccanismo di “controllo che fa perdere il controllo” sia a livello di azioni che di pensieri.
In altri termini l’intervento si focalizzerà non solo sull’interruzione o sulla correzione dei propri comportamenti disfunzionali ma anche sulla ristrutturazione dello schema di pensiero della persona.
L’esperienza più importante che deve sperimentare l’ossessivo per uscire dalla gabbia mentale è di abbandonare volontariamente il controllo su qualcosa, anche di piccola entità. È necessario aiutare la persona affinché impari a esercitare l’assenza di controllo sulle varie aree della sua vita. In questo modo sarà possibile rendere più flessibile la sua mente e liberarla dalle catene del pensiero ossessivo.